C’è una domanda che oggi ogni imprenditore, responsabile ambientale o artigiano dovrebbe farsi, senza rimandare di un giorno:
“Siamo davvero pronti per il RENTRI?”
Chi mi conosce sa bene che lo ripeto da anni: la gestione dei rifiuti in Italia non è un dettaglio burocratico, ma un punto nevralgico per la continuità e la competitività di ogni attività.
Con il D.Lgs. 116/2020 abbiamo visto consolidarsi il principio europeo “chi inquina paga” e la spinta verso l’Economia Circolare. Ma il vero salto di qualità arriva ora, con il Regolamento RENTRI (59/2023).
Il RENTRI non è un semplice registro elettronico.
È lo strumento con cui lo Stato italiano rende finalmente obbligatoria la tracciabilità puntuale di ogni rifiuto: chi lo produce, chi lo trasporta, chi lo tratta, chi lo recupera.
Non importa se hai un’officina di quartiere, una carrozzeria con due dipendenti o un impianto che tratta migliaia di tonnellate l’anno:
con il RENTRI non esiste più distinzione di dimensione o territorio.
Tutti, a vario titolo, devono adeguarsi e gestire i rifiuti con processi chiari, ordinati e perfettamente documentati.
Chi non lo fa, rischia multe salate, sospensioni dell’attività, procedimenti penali in caso di violazioni ambientali gravi.
La vera domanda non è “Come compilo il RENTRI?”, ma:
“Ho un processo interno capace di tracciare ogni passaggio che porta alla produzione di un rifiuto?”
Perché è qui che si gioca la partita:
✅ Sapere da dove nasce un rifiuto.
✅ Sapere come viene gestito internamente.
✅ Sapere cosa può essere salvato, selezionato, valorizzato.
Quando ogni passaggio è sotto controllo, non solo rispetti la legge: apri la strada a nuovi flussi di cassa.
Sì, perché i rifiuti – se classificati bene – possono diventare materie seconde vendibili, risorse per altri impianti, o addirittura abbattere i tuoi costi di smaltimento.
Chi non prepara un sistema di gestione serio, aggiornato, digitale e verificabile:
❌ Paga multe e sanzioni.
❌ Paga costi extra per errori di registrazione o omissioni.
❌ Paga in reputazione, perché i clienti e i partner pretendono trasparenza.
Al contrario, chi investe ora in formazione, strumenti digitali e audit interni si mette al riparo da rischi e crea valore a lungo termine.
Non aspettare l’ultimo momento.
Il RENTRI non è un pulsante magico: è un ecosistema di regole, dati e controlli.
Per funzionare davvero serve un processo interno chiaro, accessibile a tutti i livelli dell’azienda: dal magazziniere al direttore, dall’officina al back-office.
Vuoi un punto di partenza?
👉 Fai una mappa di tutti i flussi produttivi che generano rifiuti.
👉 Identifica subito cosa può essere ridotto, selezionato o venduto come materia seconda.
👉 Forma il tuo team. Nessuno deve improvvisare.
Il futuro della tua azienda passa da qui: dalla capacità di trasformare i rifiuti in risorsa, non in problema.
Io sono Samuele “Sam” Barrili, The Waste Management Alchemist, e lo ripeto sempre:
“Ogni scarto, se conosciuto e gestito bene, è un potenziale flusso di cassa.”
Non lasciare questa opportunità chiusa in un registro.
Organizzati, traccia e fai fruttare ciò che oggi chiami “rifiuto”.
👉 Richiedi subito la tua consulenza gratuita RENTRI Facile:
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The Waste Management Alchemist
I'm known as the go-to guy for talking about business strategies and growth strategies for waste management companies.
I started my journey in this field in 2009 when I finished my degree in Toxicological Chemistry and joined a wastewater treatment company to develop its market.
Since then, I helped dozens of waste management companies in America and Europe increase their annual profits by over 25 million dollars thanks to my SAM Method.
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